Dai, non è complicato, R-U-Z-Z-L-E, Ruzzle! Il nome
non è facilissimo, ma vi assicuro che la sua pronuncia è molto più complicata
di quello che è in realtà il gioco. Innanzitutto il titolo è gratis, quindi accessibile a tutti.
Contiene un unico in “app purchase” del valore di 2,69€ che consente di
sbloccare la versione premium del titolo; poca roba però, visto che
l'acquisto abiliterebbe solo i punteggi online, la pratica in singolo ed
eliminerebbe il (non invadente) banner pubblicitario a piè schermo.
Il concept del gioco è molto semplice: due giocatori si
sfideranno su tre diversi round dalla durata di 2 minuti ciascuno, al termine
dei quali verrà decretato vincitore chi avrà ottenuto il punteggio più alto; ad
ogni lettera è associato un punteggio e sono previsti dei bonus per le parole
più lunghe, esattamente come accadeva in Scarabeo. Analogamente al grande
classico, quindi, alcune lettere garantiranno il doppio o il triplo del loro
valore, vantaggio a volte esteso all'intera parola che permetteranno di
comporre.
Le partite, naturalmente, sono solo online. E’ infatti
possibile sfidare sia i propri amici su Facebook che i propri Follower su
Twitter, affidandosi ad un sistema di matchmaking automatizzato nel
caso non si possegga un account su nessuno dei due servizi. Si possono
aggiungere amici anche sapendo il nickname di registrazione.
Attualmente è il gioco più scaricato sia dal Playstore di
Google che dall’Appstore di Apple. Al momento non è ancora disponibile su Windows
Phone (dove è cmq possibile reperire un clone WORDAMENT). A breve comunque dovrebbe
arrivare anche sul Market Place di Microsoft.
Probabilmente a breve Ruzzle diventerà anche uno show
televisivo in Italia. Mediaset ha infatti acquisito i diritti da Mag Interactive (gli sviluppatori del
titolo) per costruire un programma a quiz condotto da Gerry Scotti.
Ma non sono sempre rose e fiori, visto che il dizionario
italiano di Ruzzle presenta tante imprecisioni, che finiscono per compromettere
molte partite. È infatti possibile vincere "disegnando" sulla griglia
parole che effettivamente non esistono nel nostro dizionario.
Tuttavia, problemi di gioventù a parte, il gioco è davvero
divertente e crea una certa “dipendenza” (sono già più di 20 milioni gli utenti registrati). Provare per credere!
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(Schermata di gioco) |